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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

CI STA UN FRANCESE, UN INGLESE E UN NAPOLETANO

Regia: Eduardo Tartaglia

Interpreti: Eduardo Tartaglia, Veronica Mazza, Regina Bianchi

Durata: 95'

Nazionalità: Italia 2008

Genere: commedia

Stagione: 2007-2008

Un dato allarmante ed una porta aperta alla speranza. Si tratta soltanto di capire il criterio con il quale il ministero dello spettacolo stanzia i contributi per la realizzazione di questi lungometraggi e soprattutto quali siano i requisiti necessari per mettersi in regola con gli interessi culturali.
Perchè se si pretende di approvare la presenza di cultura in un film come questo, d'ora in poi dietro la macchina da presa ci sarà speranza e gloria per tutti gli aspiranti filmaker e ci ritroveremmo i grandi schermi infestati da trovate, interessanti culturalmente, altrimenti destinate al pronto utilizzo sul canale youtube. E' con tutto il dovuto rispetto che comprendiamo, senza poterle però riuscire a condividerle, le ambizioni e la robusta forza di volontà dell'attore, regista, sceneggiatore tuttofare Eduardo Tartaglia che al suo secondo film è riuscito addirittura a circondarsi dell'organizzatissima cornice Medusa. Il protagonista è convinto, suo malgrado, che il cinema non sia molto diverso dal teatro popolare napoletano e che i tempi fra le due forme di espressione artistica vadano perfettamente in sincrono.
Noi noiosissimi e pedanti sostenitori della vecchia scuola non ci mettiamo molto a capire che la storia raccontata non va da nessuna parte ed è destinata immediatamente a sfaldarsi fra improvvisazioni, deprimenti intuizioni da guitti, rovinose precipitazioni di comicità elementare e patetica. Peccato perchè stando alle intenzioni il pur generoso Tartaglia vorrebbe mescolare il cineteatro di Vincenzo Salemme con il dramma della gelosia classico, quello che ha reso celebre per dirla tutta la coppia Giannini-Melato nei film di Lina Wertmuller.
Tuttavia ci si avvede presto dell'illusione ottica e, premunendosi di molta ma molta pazienza, si getta spesso uno sguardo furtivo sull'uscita di sicurezza illuminata non vedendo l'ora di guadagnarsela.
Resta ben poco da aggiungere pertanto su una farsa che ha comunque il beneficio di una pulizia di linguaggio e che va incontro alle sue limitazioni di noleggio (ma siamo proprio sicuri che a Torino o a Bolzano siano stimolati ad entrare in sala?) pur rispolverando il classico meccanismo della pochade, prendendo pari pari l'ispirazione dal bellissimo “Letto a tre piazze” con Totò e Peppino De Filippo. Combattuto fra la promessa sposa e il matrimonio “legale” firmato per evitare un triste destino ad una vedova di guerra islamica, il protagonista deve assistere a litigi, confrontarsi con parenti serpenti nonché piegarsi all'interazione con le quattro o cinque pose di Biagio Izzo, specchietto per le allodole. L'ondata di gelo scoraggia e non è proprio ideale; ma non basterebbero tutti gli sforzi possibili per rendere passabile una pellicola fatta più con il cuore che con la testa. Il pretenzioso lavoro sembra un filmino amatoriale molto urlato e “naif”, con tempi da sceneggiata napoletana classica mediata da battute squallide e dialoghi imbarazzanti.
Nonostante tutto Tartaglia riapre una vecchia ferita: la questione del federalismo cinematografico. Nella regione Campania che ha sostenuto ed appoggiato il progetto pare che “Ci sta un francese...” abbia fatto incassi notevoli... Resta purtroppo un film straniero anche nei territori confinanti del mezzogiorno stesso dove comunque a senso lo si capisce: non averlo sottotitolato a dovere è stata comunque una folle ed imperdonabile pretesa.

Supercinema, Trani - Marzo 2008 (Barisera)

Voto:     1 / 5
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