"Cinque verticale. Sei romano. No". Fra qualche barzelletta del '15 e qualche scurrilità moderna, come nel divertentissimo "Un biglietto in due" (1987) di John Hughes, si dipana questa esile commedia on the road che vede protagonisti uno scatenato Max Tortora finalmente nel ruolo di mattatore e un più compassato e meno agile Massimo Boldi in quelli di classica spalla. Un impianto narrativo già collaudato in "Fratelli d'Italia" e "Tifosi" da Neri Parenti: uno milanese portafoglio grosso e cervello piccolo, l'altro operaio romano con questioni di famiglia a carico. Il pretesto della reunion è un viaggio premio aziendale con vista sulla finale di Champions League a Praga. Dapprima diffidenti e abbottonati sulle rispettive differenze caratteriali, i due cominciano piano piano a fare squadra perchè il viaggio si rivela più complicato del previsto. Il persistente maltempo rende ardui gli spostamenti e i due saranno costretti a fare tappa prima in Slovenia, poi in Austria con mezzi più disparati (si è proprio "Un biglietto in due", qualcuno dovrà pur ammetterlo in tutta franchezza), per poi noleggiare verso il traguardo un improponibile carro funebre color rosa shocking. L'inesistente plot trova riparo appunto nel notevole estro comico di Max Tortora che, come nelle puntate televisive parodistiche dell'"Ispettore Derrick", punta molto sulla battuta greve e sulla commedia degli equivoci. Sullo sfondo anche le storpiature verbali non proprio credibili di Anna Maria Barbera nelle vesti dell'amante capricciosa. Nell'operazione è coinvolto in veste di regista (ed in effetti un tocco di mano lo si nota) Giulio Base, ad onor di firma, con precedenti ben più consistenti e di diverso impegno. Nel tentativo di assestare una commedia facilona seguendo il classico impianto degli opposti che si attraggono, Base ce la mette tutta senza per questo addolcire il triviale tessuto connettivo che tiene legate battute e situazioni. Va apprezzata tuttavia l'onestà dell'operazione. Perchè il film nell'accezione classica di commedia pecoreccia tiene fede a tutte le garanzie e assicura spontanee risate. Certo il peso specifico è quello che è, non vi è proprio un odore di freschezza, ma al momento non vi sono alternative. E, rispetto alle tendenze natalizie, siamo anche palesemente fuori stagione.
Cinema Alfieri, Corato - 30 Aprile 2016 |