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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

CARI FOTTUTISSIMI AMICI

Regia: Mario Monicelli

Interpreti: Paolo Villaggio , Paolo Hendel, Eva Grimaldi, Beatrice Macola, Massimo Ceccherini

Durata: 118'

Nazionalità: Italia 1994

Genere: commedia

Stagione: 1993-1994

Bello il concetto del tirare a campare. In guerra ci si specializzava, si metteva a frutto l'ingegno per esso. Con un arte che solo gli italiani conoscevano benissimo, suscitando lo stupore degli americani venuti a liberarli. Mario Monicelli torna a raccontare le poche pagine liete di un libro triste e pesante, con una commedia leggera e amara che rimanda, secondo molti, alle disavventure picaresche dell'armata Brancaleone.

Se parliamo di stile, il film segue alal lettera quello "corale" e frammentario impiegato da Monicelli nella maggior pare delle sue commedie, se parliamo di frutti raccolti restano soltanto pochissime briciole di un divertimento che ha ben poche ragioni d'essere.

Toscana, 1944. La guerra s'è portata via tutto, tranne l'arte di arrangiarsi. "Dieci" (P.Villaggio), ex pugile squattrinato, vive d'espedienti co le uniche due cose che gli sono rimaste: un furgoncino malandato che va a carbonella e pochi ragazzi di belle speranze disposti a calcare le pedane dei mercati per degli incontri di boxe combinati. L'allegra brigata, benchè venga retribuita spesso in natura, nonostante tutto se la spassa; lo spirito scanzonato d'amicizia e complicità è troppo forte per essere minacciato.

E "Dieci" che fa da padre e impresario a questi atleti debolucci sa bene che la fine della guerra è nell'aria; molte figure atipiche popolano questo scenario surreale: un ragioniere (P.Hendel) che dice di essere stato derubato della moglie e dei suoi stivali, una ragazza allegra (E.Grimaldi) che si vende per poco ma non riesce ad ottenere compensi; una figlia del fascismo (B.Macola) costretta a nascondersi per evitare le ritorsioni dei partigiani; un soldato di colore che non riesce a reintegrarsi con i suoi compagni; la figlia di un casellante che vuole vendicarsi di una promessa di matrimonio mai mantenura. E poi l'incontro-scontro burla con gli americani che elargiscono "Coca cola" e novità assortite ai poveri sparring-partner per mortificare, oltre alla gloria, anche le loro scarse doti fisiche. Finale esemplare: con i due amici insospettabili che tradiranno per fame e con il povero "Dieci" che dopo aver perso tutto, comincia a tirare cazzotti a vuoto.

Da un buon soggetto, una sceneggiatura felice firmata ad otto mani (De Bernardi-Benvenuti-D'Amico-Monicelli), scanzonata e sbarazzina come la storia che racconta. Benchè ci voglia una immedesimazione nel tosco-pensiero (oltre alla lingua, bisogna assimilare lo spirito), in questo film di Monicelli l'unico elemento che rischia di rivelarsi infruttuoso è proprio quello essenziale. Il regista commette gli stessi errori che gli costarono la riuscita d'uno dei suoi film più attesi ("I picari"), calcando la mano nell'esasperazione dei personaggi. Ottiene così un collage esilarante di sequenze divertenti, pagando però lo scotto con una sorta di "atemporalità" che poco si concilia con l'argomento proposto. Si lasciano apprezzare comunque un incontenibile Paolo Villaggio, un irresistibile e stralunato Paolo Hendel. La bilancia pende più dalla parte buona, ci si accontenta.

Cinema Odeon, Bari - Marzo 1994

Voto:     3 / 5
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