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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

NON È MAI TROPPO TARDI

Regia: Rob Reiner

Interpreti: Morgan Freeman, Jack Nicholson

Durata: 90'

Nazionalità: USA 2007

Genere: drammatico

Stagione: 2007-2008

Una commedia drammatica. E ci sia concesso questo ambiguo ossimoro (davvero insolito) senza il quale non si riuscirebbe a dare una definizione appropriata a questo interessante e delicato lavoro di Rob Reiner. Un film che affronta con la cosiddetta leggerezza del tocco tematiche esitenziali altissime e non proprio da commedia classica e riserva toni malinconici e riflessioni a caldo su quel complicato ed inesplicabile gioco di ruoli che è la vita umana. Edward (Nicholson), un ricchissimo imprenditore, e Carter (Freeman), un modesto meccanico, hanno ben poco in comune. L'arroganza e il cinismo del primo è ben distante dalla semplicità e dallo spirito di sacrificio del secondo; eppure arriva quel brutto giorno in cui la vita presenta il conto da pagare prima di farti andar via e i due ultrasessantenni si ritrovano con disagio, in perfetta uguaglianza a dividere la stessa stanza di ospedale perchè minacciati da un male che non lascia scampo.
Sulla stessa barca alla deriva, in lotta contro il male nemico (ma solo uno dei due può contare sulla fede), i due pazienti dopo le prime rispettive diffidenze stringono una forzata alleanza. Il bollettino medico purtroppo è senza pietà e per loro il conto alla rovescia è già iniziato; decidono quindi di compilare insieme una “lista del capolinea”: un elenco di cose da fare prima di salutare la vita terrena. A parte i viaggi nei luoghi meravigliosi sono previsti sport estremi (paracadutarsi da un aereo in corsa, sfidarsi su una pista in una gara automobilistica) e buone azioni. Ma la vera ricchezza ritrovata in questi ultimi mesi della loro esistenza è l'amicizia grazie alla quale si possono vincere tutte le battaglie e le avversità del mondo. La lezione di vita porta a rivalutare il fondamento della solidarietà e della nobiltà d'animo: quando si è di passaggio è tempo di bilanci e l'unica cosa da fare è spalancare il cuore al prossimo.
L'alto tasso di rischio di un cinema sentimentale di contenuti come questo è quello di cedere alla minaccia incombente della melassa e della lacrima facile. Il passo dal sentimento al sentimentalismo è brevissimo ed insidioso ed il cinema americano tende statisticamente a disseminare trappole micidiali sul percorso narrativo operando una sorta di sciacallaggio sui temi a sicuro effetto compassione. Bisogna riconoscere al bravo Rob Reiner (che vent'anni fa ci regalò l'indimenticabile “Stand by me”) una maestria e una misura validissima nel riuscire a portare a casa il risultato senza turbare con secondi fini i tragici argomenti raccontati. “Non è mai troppo tardi” si svolge in due tempi ben distinti fra loro: una prima parte malinconica e profonda, una seconda più briosa e spensierata e una chiusura in cui si cerca di fondere con equilibrio i due stili. Gran merito di questa felice mediazione che accontenta tutti spetta alla scelta degli interpreti principali. Jack Nicholson e Morgan Freeman conferiscono la giusta dose di spessore umano e goliardia ai loro vecchietti inseguiti dalla morte e i loro duetti in giro per il mondo saranno ricordati a lungo. Il film regala sorrisi e riflessioni, gioie e dispiaceri purificando l'anima dello spettatore, superando la soglia dell'intrattenimento. Grande cinema in punta di piedi, come si dice, fatto di buona sceneggiatura e contro le attuali cattive abitudini. Si piange fin troppo nella realtà per avere forza e voglia di volerlo fare anche in sala, pagando un biglietto. Ed è questo che da alla commedia drammatica il fascino di una grande e diversa sfida.

Cinema Politeama Italia, Bisceglie - Gennaio 2008 (Barisera)

Voto:     3 / 5
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