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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

BURNING PLAIN (THE) - IL CONFINE DELLA SOLITUDINE

Regia: Guillermo Arriaga

Interpreti: Charlize Theron, Kim Basinger, Jennifer Lawrence, Joaquim de Almeida, Tessa Ia

Durata: 108'

Nazionalità: USA 2008

Genere: drammatico

Stagione: 2008-2009

Guillermo Arriaga si è rivelato uno degli autori più interessanti ed innovativi strettamente legati al rinascimento del cinema d'autore americano di quest'ultimo periodo. E' a lui che, in veste di sceneggiatore, dobbiamo la bellezza narrativa di "Babel" e di "21 grammi", i due lungometraggi realizzati da Inarritu, straordinario regista messicano. "The burning plain" segna il suo esordio dietro la macchina da presa, elemento che consente ad Arriaga di attuare un approccio più diretto con un carico maggiore di responsabilità nei confronti delle tematiche affrontate. "The burning plain" si svolge come quasi tutte le sue opere nella zona di confine del New Mexico: frontiera geografica, anche per quanto riguarda i rapporti umani. E' proprio qui che molti anni prima si era consumata la tragedia di due poveri amanti clandestini, circostanza svelata dalla fatale e misteriosa esplosione di una roulotte: squallida e confortevole alcova lontana da sguardi indiscreti. Le loro rispettive famiglie non erano a conoscenza della tresca, ma ne prendono bruscamente atto proprio in seguito a questa disgrazia. In questa drammatica circostanza perdono la vita l'americana Gina (Kim Basinger), casalinga turbata da una precedente battaglia vinta con la morte, e il capofamiglia messicano Nick (Joaquim de Almeida). Anni dopo ci ritroviamo al cospetto di due storie apparentemente slegate e sconnesse:  c'è Sylvia (Charlize Theron), un'annoiata e misteriosa ragazza che gestisce un ristorante panoramico vivendo un profondo disagio con se stessa e la piccola Maria (Tessa Ia) che assiste in diretta all'incidente aereo, fortunatamente non mortale, di suo padre Santiago (JD Pardo). Le storie ci vengono proposte senza un'apparente e presumibile linearità narrativa. Un formidabile meccanismo a "mosaico" ci suggerisce gli accadimenti evitando qualsiasi logica temporale. Lo spettatore individua i personaggi, assume la consapevolezza del gioco legato ai flashback e di conseguenza provvede alla ricostruzione. Alla fine il quadro è completo: la struttura episodica è un espediente innovativo che consente ad Arriaga di avvicinare lentamente lo spettatore alla storia centrale. Alla fine questa si rivela una soluzione magistrale e fondamentalmente nuova, per sfuggire alle convenzioni di un racconto piatto e prevedibile.

"The burning plain" è sicuramente uno dei film più belli e meritevoli di questa stagione. Non foss'altro per la sua originalissima struttura narrativa, il lungometraggio meriterebbe un'approfondimento critico sull'importanza del montaggio, a cui in questo caso è dovuto pienamente un risultato per nulla scontato. Ma c'è ben altro. Guillermo Arriaga ancora una volta indaga a fondo l'anima umano, scandaglia meravigliosamente i sentimenti, le passioni, i destini incrociati. Pur raccontando attraverso temi di fantasia un intreccio legato al dramma familiare, "The burning plain" è un film che riesce a sorprendere per la sua asciuttezza e per uno stile che non cade mai nell'ovvio e nell'ordinario. Il merito è anche di una scelta strettamente legata ad attrici che antepongono lo stile e la professionalità alla bellezza. Non è un caso che sia Charlize Theron che Kim Basinger riescano a delineare nei loro frammenti separati due ruoli intensi: il primo legato ad una figlia logorata dai sensi di colpa, il secondo a quelli di una madre persa nell'illusione di un nuovo amore felice. Arriaga diventa così un abile architetto dei sentimenti, in grado di sfidare le trappole delle convenzioni, mettendo lo spettatore al riparo dalle lacrime a comando. Le emozioni per questo motivo vengono rafforzate dal talento di questo brillante e originalissimo autore in grado di adeguare il romanticismo alla amara realtà, dosando con grande esperienza il moderno malessere con la tragedia classica.

UCI Cinemas, Molfetta - 12 Novembre 2008

Voto:     4 / 5
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