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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

2010 - L'ANNO DEL CONTATTO

Regia: Peter Hyams

Interpreti: Roy Scheider, John Lithgow, Bob Balaban, Helen Mirren, Keir Dullea

Durata: 117'

Nazionalità: USA 1984

Genere: fantascienza

Stagione: 1984-1985

"Mio Dio, è pieno di stelle!", urla la voce metallica prima dei titoli di testa. Fra i numerosi misteri racchiusi in "2001 - Odissea nello spazio", memorabile e sibillino capolavoro di Stanley Kubrick di quarant'anni fa, se ne trovano molti strettamente legati al linguaggio visivo applicato dal geniale regista britannico. Straordinaria la reazione di un sincero e schietto Rock Hudson che all'anteprima americana del film ebbe l'ardire di alzarsi dalla poltrona per gridare la celebre frase: "C'è qualcuno in sala che sappia spiegarmi qualcosa?" Ma l'intenzione primaria dell'autore era proprio quello di sfuggire ad un ovvia interpretazione oggettiva. "2001" resta una delle più innovative, inquietanti e preziose testimonianze di uno sguardo cinematografico che non ha trovato più degni eredi. Diretto invece nel 1984 da Peter Hyams, "2010 - l'anno del contatto" è il coraggioso seguito ufficiale di quel capolavoro mai dimenticato, celebrato negli anni successivi come un punto fermo del genere fantascientifico. Puntata che si aggancia alla precedente storia dal finale aperto, svolgendosi nove anni dopo, con lo scienziato Heywood Floyd (Roy Scheider) in cerca di un equipaggio per rientrare nell'orbita dove il "Discovery" giace solitario in imminente rotta di collisione con Giove. Poichè gli americani si sono arenati nella fase organizzativa, il dottor Floyd accoglie l'invito di uno scienziato russo che ha la navicella "Leonov" pronta a salpare per lo spazio, priva tuttavia di un equipaggio all'altezza in grado di venire a capo dei motivi della disastrosa spedizione del 2001. Le due superpotenze si alleano provvisoriamente per portare a termine una missione difficile: l'aggancio del "Discovery", il ripristino dei dati del cervellone "Hal-9000" impazzito durante la gestione autonoma della crisi, l'analisi dello spaventoso monolito sospeso nello spazio. Il viaggio comincia fra i prevedibili intoppi a missione in corso, giacchè sulla terra si inaspriscono le tensioni fra i due paesi. Mentre i terrestri americani e russi si dichiarano guerra e gli equipaggi sono obbligati ad osservare la ragione di stato, separandosi, il "Discovery" svela a stento il suo mistero. Il fantasma di Dave Bowman, capo della spedizione, aleggia attraverso le profetiche e misteriose comunicazioni lanciate dal ripristinato "Hal-9000", che recupera la sua intelligenza artificiale. Durante le concitate fasi finali il pianeta implode generando un altro sole: il "Leonov" torna a casa con un nuovo messaggio di pace come unica certezza da lasciare ai posteri.

Il confronto con Kubrick oltre ad essere inutile è perso in partenza, non certo per colpa di un regista operaio e pragmatico come Peter Hyams, avendo egli stesso acquisito sul campo dimestichezza con il genere fantascientifico. "2010" è un film limitato ma allo stesso tempo avvincente che ricorre ad una buona dose massiccia di effetti visivi, rinunciando alle metafore mistiche e ai messaggi indecifrabili del suo illustre predecessore. Sembra una puntata di "Star trek" in una confezione di lusso. Ma offre buoni momenti e spunti utili alla causa antimilitarista, essendo ambientato in un periodo cruciale della guerra fredda. Notevoli gli effetti speciali curati da Richard Edlund (presenza costante nelle produzioni Spielberg); lo scrittore A.C.Clarke si presta al simpatico ed affettuoso gioco di citazioni condividendo la copertina di una rivista proprio con Kubrick. Il celebre tema musicale "Così parlò Zarathustra" apre e chiude il film abbozzando una timida linea di continuità con il capolavoro kubrickiano, francamente distante più dei nove anni preventivati dal titolo.

Bluray - 13 Giugno 2009

Voto:     2,5 / 5
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