La logica commerciale, almeno per quel che riguarda le tattiche adottate dalle case di distribuzione per calamitare gli spettatori al cinema, impone la scelta necessaria di un titolo allettante, che non sempre rispetta la traduzione letteraria di quello originale. Per un'oscura alchimia "My life in ruins" (un doppiosenso riferito più o meno alla "mia vita fra le rovine") si trasforma in "Le mie grosse grasse vacanze greche". Ma la soluzione è presto detta: con questa liberissima interpretazione si è cercato di camuffare da sequel un film completamente diverso da un successo commerciale del 2002, interpretato casualmente dalla stessa protagonista Nia Vardalos. Non vorremmo mai che questa brava e simpatica attrice greca possa trasformare per magia in grosse e grasse tutte le sue future performances in salsa rosa. Sarebbe una spiacevole condanna. Il film in questione, voluto da Tom Hanks e prodotto con il sostegno dell'ente del turismo greco è un trascurabile fumetto sulle malefatte dei tour organizzati. Georgia (Nia Vardalos) è infatti una guida sfigata che lavora presso un'agenzia viaggi. Il suo compito è quello di accompagnare i turisti venuti in Grecia a trascorrere le vacanze. Tuttavia i metodi scorretti applicati dai suoi colleghi di lavoro relegano la povera Georgia al gradino più basso della scala. Il che vuol dire: pullman scassato e poco funzionale, alberghi fatiscenti, penosa colazione al sacco per i villeggianti. Eppure la ragazza è disponibile e gentile, combattuta fra le delusioni sentimentali e un'opprimente insoddisfazione professionale. Riuscirà a recuperare la fiducia in se stessa grazie all'apporto dei suoi compagni di viaggio: una fauna mista di cleptomani, disadattati, esibizionisti e coppie in disgrazia. Finale con distribuzione democratica di sorrisi e soddisfazioni... Leggero e insulso come una vulnerabile bolla di sapone, è un filmetto apprezzabile solo per gli appassionati delle cartoline in movimento. In fin dei conti il film realizza un sogno virtuale: viaggiare, restando comodamente seduti in sala su una poltrona. La Grecia dei siti archeologici, del bel mare e dell'allegria non passa del tutto inosservata in uno spot dilatato a quasi due ore di proiezione in cui regnano per la maggiore imbarazzo e noia. Spiace per la povera Nia Vardalos: volenterosa e carina, troppo legata al buonismo che gli hanno cucito addosso. Si rivede, un pò invecchiato, il grande Richard Dreyfuss nella parte del vedovo simpaticone che tiene su il morale della truppa. Ma il tutto è troppo deprimente per essere vero. E nessuno ci può negare il legittimo sospetto che, come il suo collega Quentin Tarantino, l'impiegato Donald Petrie per l'occasione abbia rispolverato quei filmacci anni '80 girati da Mariano Laurenti, spesso in location amene per agevolazioni di spesa. "Una vacanza del cactus", ad esempio. Con Bombolo e Cannavale a fare il filo alla bellona Annamaria Rizzoli all'ombra del Partenone. Lì però le risate erano assicurate, comunque, con ricevuta di ritorno.

UCI Cinemas, Molfetta - 21 Ottobre 2009