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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

CHRISTMAS CAROL (A)

Regia: Robert Zemeckis

Interpreti:

Durata: 98'

Nazionalità: USA 2009

Genere: fantastico

Stagione: 2009-1010

"A Christmas carol", pubblicato da Charles Dickens nel 1843 in una collana di racconti natalizi, è la storia di una drammatica redenzione, spaventosamente attuale nel nostro mondo cinico, sempre più lontano dalla visione utopistica appartenuta al grande scrittore inglese. Più volte portato sul grande schermo, sottoposto talvolta ai progressi conseguite nel campo degli effetti visivi, il racconto ha conosciuto diverse trasposizioni. L'adettamento che più si avvicina a quest'ultimo firmato dal geniale Bob Zemeckis, padre dell'indimenticabile trilogia di "Ritorno al futuro", sembra essere quello realizzato nel 1971 da Ronald Neame, con Albert Finney nei panni del viscido protagonista. Filologicamente, a parte l'eliminazione di canzoni e coreografie, l'opera in questione riproduce fedelmente il testo originale. La vera novità è che la magia svela tutto il suo splendore attraverso la moderna tecnica del "performance capture": i protagonisti in carne ed ossa che interpretano il film diventano personaggi animati, dove la differenza tra realtà e fantasia diventa sempre più impercettibile. Jim Carrey si cala nei panni dell'avido e antipatico finanziere Ebenezer Scrooge, arido uomo d'affari che disdegna le feste e l'allegria, estraneo al Natale e a tutte le sensazioni legate al suo spirito. Arrogante e litigioso, Scrooge mortifica il giorno della vigilia di Natale le due uniche persone ancora in grado di volergli bene, il suo contabile di fiducia Bob Cratchit e il nipote Fred, e si rintana nella sua maestosa dimora in triste solitudine. Quello che avverrà nella notte più magica dell'anno è storia nota: tristi presagi dall'aldilà arrivano con la visita disperata del suo socio in affari scomparso sette anni prima che lo mette in guardia sui peccati causati dalla sua avarizia e dalla crudeltà. Scrooge verrà confortato da tre spettri che lo porteranno, in un surreale viaggio temporale, a contatto con i Natali passati, presenti e futuri. Il viscido uomo d'affari rivivrà di persona gli errori commessi in gioventù, l'ossessione presente per l'accumulo di ricchezze e le tristi conseguenti derivanti dal suo inaccettabile comportamento nei riguardi del prossimo. Pentimento e redenzione genereranno un uomo nuovo: Scrooge comprenderà in pieno lo spirito del Natale e volterà pagina...

Lo straordinario lavoro di Zemeckis, pur agganciandosi alle illuminanti ragioni del marketing di fine anno, ci porta al cospetto di una grandissima opera cinematografica. Appare riduttivo archiviare l'operazione come uno dei tanti tasselli rivolti al cinema per famiglie. Zemeckis riesce magistralmente ad avvicinarsi al mondo dickensiano, attraverso virtuosismi scenografici che riproducono in maniera straordinaria la Londra vittoriana di fine '800, tastando le leve di un cinema gotico e spettrale, molto più vicino alle inquietudini del "Frankenstein" di Mary Shelley. Attraverso il racconto della maturazione di un uomo infido e cattivo che scopre, con l'entusiasmo di un bambino, il dolce sapore della generosità e dell'altruismo, il film scava nelle paure ancestrali dell'ignoto (esemplare la scelta di rappresentare ignoranza e miseria, attraverso due bambini infelici ed aggressivi) che fanno parte di tutti. Il racconto che conquistò il cuore di un illustre collega come Stevenson, facendogli apprezzare il potenziale pedagodico e formativo delle cose semplici, fornisce insomma a Zemeckis la chiave interpretativa di un cinema emozionale che ritrova le sue antiche radici. Rispetto alla sua funzionalità di "entertainment" a colpo sicuro, questa imperdibile versione di "A Christmas carol" raccoglie ed offre momenti di grandissimo cinema, condivisibili indubbiamente in età adulta. Dove il buio è rappresentato dall'indifferenza e la luce dal riscatto. Valori nobili, certissimi, per i quali vale la pena inforcare gli occhiali della civiltà, perchè non è detto che i prodigi del 3D arrivino sempre al cuore.

Uci Cinemas, Molfetta - 16 Dicembre 2009 (versione 2D)

Voto:     3,5 / 5
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