Ricerca:      Genere:              Ricerca Avanzata

21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

IO & MARILYN

Regia: Leonardo Pieraccioni

Interpreti: Leonardo Pieraccioni, Suzie Kennedy, Francesco Pannofino, Rocco Papaleo, Luca Laurenti, Massimo Ceccherini, Biagio Izzo

Durata: 103'

Nazionalità: Italia 2009

Genere: commedia

Stagione: 2009-2010

Come un cucù che spunta fuori dall'orologio fiutando la giocosa atmosfera natalizia, circostanza in cui l'insolita affluenza di fine anno attira anche i più irriducibili disertori di sala, Leonardo Pieraccioni torna nel cartellone Medusa a due anni di distanza da “Una moglie bellissima”. Strana combinazione o pura scelta scaramantica, l'impenitente Peter Pan del Lungarno, anticipa anche stavolta l'estate dei mondiali di calcio. La coincidenza è svelata nel carattere abitudinario dell'unico regista cinematografico italiano semibisestile: un film, due anni di riposo, un film, due anni di pausa e così via...
Seguendo questa stravagante e furbesca linea creativa il Pieraccioni tocca il traguardo dei primi quattordici anni di carriera (tanti separano il successo de “Il ciclone” dal film appena uscito) ricucendosi addosso il personaggio di inguaribile sciupafemmine solitario che lo ha sempre contraddistinto, questa volta in via di maturazione e alle prese con le tensioni di una paternità a distanza. Nella nuova avventura l'autore toscano si fa chiamare Gualterio Marchesi (buffo caso di omonimia), si occupa della manutenzione delle piscine di facoltosi clienti imbranati (all'inizio lo vediamo impegnato nel recupero di un parrucchino finito in acqua) e si è separato consensualmente dalla bella moglie che gli ha preferito il volgare e ordinario Pasquale, titolare dello scalcinato “circo Posillipo” (Biagio Izzo). Ha una figlia adolescente che gli è affezionata, ma le conseguenze della famiglia allargata offuscano fin troppo il suo ruolo teorico di capofamiglia. Non c'è gara infatti con l'impavido ed esuberante domatore napoletano che gli insedia il posto schioccando la frusta. Per gioco e noia il nostro eroe si trastulla con oziose serate in compagnia di amici. In una di queste si lascia prendere la mano e durante una seduta spiritica evoca il fantasma di Marilyn Monroe. Quando tutti sono via la bellissima e sfortunata diva americana gli si materializza in cucina con i bianchissimi vestiti di scena di “Quando la moglie è in vacanza”, mandando il povero Gualtiero letteralmente al manicomio. Il poveraccio infatti parla con lo spirito della grande attrice ma solo lui può vederla. Poco male: la dolcissima e svampita Marilyn lo aiuterà a riconquistarsi a fatica il suo legittimo ruolo e, magari, a riavvicinarsi alla moglie di cui è segretamente ancora innamorato.

Leonardo Pieraccioni è un simpatico esponente di quel cinema leggero leggero che, tanto per intenderci, è costituzionalmente impacchettato e collocato sotto l'albero di Natale. Le statistiche ci dimostrano che, a parte qualche timida ed azzardata eccezione, l'autore non è mai sbucato dalla tenda fuori stagione. Le sue strenne vantano un'apprezzabile ironia, viaggiano ad un regime di volgarità controllata, ma sono desolatamente tutte uguali, ora più che mai appesantite dalla svogliatezza. Il suo storico collaboratore Giovanni Veronesi che ormai conosce a menadito la ricetta del film che piace lo batte al fotofinish nella gara di pigrizia. Morale: nessuno dei due si scompone per proporre qualcosa di diverso. "Io & Marilyn" è in sostanza una commediola evanescente e dimenticabile dove Pieraccioni ha abusato nella quantità dei personaggi e il livello di comicità è tenuto a freno dall'imbarazzante assenza di una sceneggiatura di sostegno. Alcuni ruoli sono inseriti per un rituale patto d'amicizia (la coppia di fatto Laurenti-Ceccherini che si perde per strada), altri si ritrovano appesantiti dalle forzature di caratterizzazione (pensiamo al suo antagonista Biagio Izzo) molto più adatti alla farsaccia scacciapensieri della concorrenza spietata che anche quest'anno naviga sul mare calmo. Le uniche novità rilevanti in questo esile Kleenex natalizio arrivano allora dal simpatico Francesco Pannofino, non nuovo nelle sue incursioni fuori dalla sala di doppiaggio, e da uno spassoso e scatenato Rocco Papaleo: folle esaltato dalla chioma lunga sbucato dall'esilarante terapia di gruppo nel centro d'igiene mentale diretto dal professor Francesco Guccini. La "scoperta" Suzie Kennedy è, prodigi della genetica, la fotocopia esatta della amata immortale che andava a letto indossando le gocce di un famoso profumo. Carina e spigliata, penalizzata però da un doppiaggio mediocre. A Dio piacendo fra due anni staremo ancora qui a commentare l'ennesima prova di immaturità di un autore tuttofare che si accontenta e si accorcia le gambe da solo per non crescere. C'è chi il cinema lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione. Pieraccioni nè l'uno ne l'altro: lui lo fa solo per il doblone.

Cinema Opera, Barletta - 18 Dicembre 2009 (Barisera)

Voto:     1,5 / 5
Commenti al Film

Nessuno ha ancora commentato il Film!

Copyright © (2008) Lorenzo Procacci Leone Home | Contatti | Privacy | Credits