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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

BURIED - SEPOLTO

Regia: Rodrigo Cortès

Interpreti: Ryan Reynolds

Durata: 95'

Nazionalità: Spagna/USA 2010

Genere: thriller

Stagione: 2010-2011

Ci sono film che nascono e muoiono nell'arco di un'idea. Quando alla sperimentazione si attribuisce il compito non facile di supplire alla mancanza di fondi e alla necessità di introiti, ecco che spuntano fuori candelotti dalla miccia corta e con le polveri bagnate come "Buried". Il classico film strombazzato con flani che inneggiano al capolavoro (vedere per credere le lodi incise sulla locandina che scomodano addittura Sir Alfred) e gonfiato col passaparola virtuale con il propulsore su youtube. In effetti non occorrono particolari doti registiche per mettere in scena la furbata escogitata da Rodrigo Cortès. Una cassa di legno sotterrata a tre metri di profondità in un terreno sabbioso, un uomo addormentato e imprigionato all'interno e scarsi elementi in dotazione per reggere la scena: un accendino Zippo che pare direttamente collegato con la pompa di benzina data la scorta infinita di combustibile, una matita per prendere appunti e un cellulare fresco di carica per comunicare (e il segnale è anche forte e chiaro) con il mondo esterno. L'incubo inizia con la fame d'aria e prosegue per circa 90 minuti. Il protagonista Ryan Reynolds appena realizza di essere chiuso in una trappola, comincia a prendere provvedimenti chiedendo soccorso con l'ausilio del telefonino. Autotrasportatore in Iraq, impegnato nelle consegne per la ricostruzione, si accorge d'essere stato sequestrato da alcuni terroristi che mirano solo al riscatto. Il film inizia e finisce nell'unico spazio filmico possibile. Il tempo trascorre fra lunghe conversazioni con presunti amici, centralini di organi di polizia e un penoso tentativo (che va a buon fine) per scacciare un ospite indesiderato nella cassa. Confortato dall'accendino (che pare erogare calore senza consumare scorte di ossigeno) e da un kit di sopravvivenza improvvisato, il povero prigioniero le tenterà tutte pur di farsi localizzare. Il valore aggiunto del film, stando sempre ai flani, sta nel "finale che lo rende un capolavoro". Fatica sulla quale si preferisce sorvolare, dando la possibilità allo spettatore di esercitare il suo libero arbitrio davanti al botteghino della sala.

E' da anni ormai che il cinema americano col fiuto per l'import cerca di scovare risorse umane per sfatare la crisi di mercato, combattendolo con l'arma del low-budget. "Buried" è un film a costi contenuti (tre milioni di dollari) ma anche avaro d'emozioni. Noioso nella lunga ed improvvisata seconda parte, pretenzioso nel tentativo stupido e coraggioso di inscatolare il set in un unico spazio (impresa fattibile solo per cineasti d'esperienza e, comunque, con un degno racconto a disposizione), privo di sceneggiatura e di particolari attitudini degne della parola cinema. Vedere il protagonista dimenarsi e collezionare scatti alla risposta per accellerare un possibile finale vivace produce un sovraccarico di imbarazzo e sbadigli. A questo punto viene da pensare che l'entusiasmo scatenato da parte di critica e pubblico sia stato artefatto a regola d'arte. Non è possibile pensare al Sundance (dove i distributori hanno gridato al miracolo) ridotto ad una bancarella di offerte speciali. Ovviamente sconsigliato ai claustrofobici e agli hitchcockiani richiamati dalla tendenziosa reclàme. Genio e talento a servizio della storia che hanno contraddistinto l'inarrivabile mago del brivido non possono essere messi alla berlina dallo spirito d'improvvisazione di un trentasettenne che si è ritrovato per caso a giocherellare con la telecamera.

Uci Cinemas, Molfetta - 15 Ottobre 2010 (Barisera)

Voto:     1,5 / 5
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