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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

STANNO TUTTI BENE

Regia: Kirk Jones

Interpreti: Robert De Niro, Kate Beckinsale, Drew Barrymore, Sam Rockwell, Melissa Leo

Durata: 98'

Nazionalità: USA 2010

Genere: drammatico

Stagione: 2010-2011

Ricordate "Scent of a woman" di Martin Brest? Le insidie di una tardiva rivisitazione (quanto è brutto il termine "remake"!) sono dietro l'angolo, in agguato, come il brigante da strada della Wertmuller. La questione si complica se il salto temporale di un ventennio e l'ambientazione dall'altra parte dell'Oceano complicano l'adattamento, rendendolo un po' più arduo. “Stanno tutti bene” è sulla carta la versione americana del terzo film di Peppuccio Tornatore. Opera malinconica e struggente su un padre in pensione a zonzo per l'Italietta agli albori degli anni '90, scritta con penna appuntita e non troppo morbida da Tonino Guerra e Massimo De Rita. Un soggetto bellissimo e non privo di gustose ingenuità, cucito addosso ad un sorprendente Marcello Mastroianni, nonno contemporaneo, che partiva dalla lontana Sicilia per ritrovare il conforto dei figli sparsi per lo stivale, fra ballate tragiche e giocose di un Ennio Morricone ispiratissimo e dettagli onirici estratti dal cilindro magico del grande poeta romagnolo richiamato sul banco della sceneggiatura. Il modello originale, inevitabilmente, si rifugia e si eclissa in un cantuccio accogliente. L'operazione resta a suo modo irripetibile. A distanza di anni la storia si è attualizzata, nei panni indossati da Mastroianni troviamo un Robert De Niro in strepitosa forma e l'Italia in trasformazione, divorata da prepotenze e da un cinismo insopprimibile, cede il passo ad un'America laccata e poco rassicurante vista, anche stavolta, dai finestrini dei mezzi di trasporto.
Frank Goode (R.De Niro) ha lavorato tutta una vita per assicurare un futuro ai suoi quattro figli. Vedovo e pensionato, trascorre le sue giornate nella sua casa accogliente dedicandosi alle buone letture e al giardinaggio. Vorrebbe tanto riunire la sua famiglia a tavola per il pranzo di Natale ma gli impegni lavorativi dei suoi ragazzi vanificano i suoi desideri. E così il vecchio Frank, contro il parere dei medici, sale su un treno e decide di verificare personalmente se, come spera, i suoi figli (che egli immagina ancora bambini) sono veramente felici. Il viaggio svelerà piano piano bugie e contraddizioni; lentamente il vecchio capofamiglia si renderà conto che la dura legge della vita non ha riservato ai suoi ragazzi il futuro che meritavano o che lui avrebbe desiderato. Illusioni e delusioni saltano fuori irrimediabilmente, scaraventate nella fredda realtà, una terribile disgrazia sottaciuta che si trasforma con difficoltà in patetica rassegnazione. Mentre la malinconia e il rimpianto condizionano i suoi occhi di vegliardo, il buon Frank continua a immaginare l'unità della sua famiglia ed a sognare una felicità irrealizzata. Riuscirà a sentirsi in pace con se stesso solo dopo aver compreso il senso di inquietudine del suo figlio più fragile, inghiottito dal malessere della vita. Raccolto in preghiera, in un toccante dialogo immaginario, rassicurerà la donna della sua vita ammettendo che, in fondo, i loro ragazzi "stanno tutti bene".

Per apprezzare al meglio questa seconda versione di un plot molto vicino al dramma popolare classico, occorre rimuovere completamente dalla mente il film di Tornatore. I paragoni sono comunque inevitabili, visto che Kirk Jones rispetta fedelmente alcuni passaggi del vecchio film italiano. Pur correndo gli innumerevoli rischi di una classica tragedia buonista, il film riproduce con credibilità il tormento interiore di un padre protettivo e disilluso. La carta vincente giocata dal regista americano coinvolge principalmente il terzetto dei coprotagonisti: Kate Beckinsale, Sam Rockwell e Drew Barrymore affiancano meravigliosamente un commuovente e misurato Robert De Niro. In alcuni momenti si rivive il "cinema da camera"; interni caldi, esterni grigi e freddi per un dramma interiore dovuto ai malesseri di un'intimità familiare messa a dura prova dagli eventi. Per quanto la ricerca della malinconia vanifichi in parte i buoni propositi di realismo, l'adattamento di "Stanno tutti bene" offre delicati e più che accettabili momenti di buon cinema. Fazzoletti alla mano, ci si lascia piacevolmente conquistare da questo ennesimo viaggio della speranza attraverso i tortuosi sentieri della commedia della vita che coinvolge padri e figli. I genitori chiamati in causa da prospettive in comune col disagio del protagonista si avvalgono, ovviamente, di una chiave d'accesso in più rispetto al sacrosanto diritto all'irresponsabilità rivendicato dai loro figli.

Cinema Esperia, Bastia Umbra - 12 Novembre 2010 (Barisera)

Voto:     3 / 5
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