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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

BAR SPORT

Regia: Massimo Martelli

Interpreti: Giuseppe Battiston, Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Lunetta Savino, Antonio Cornacchione, Teo Teocoli, Antonio Catania, Claudio Amendola

Durata: 95'

Nazionalità: Italia 2011

Genere: commedia

Stagione: 2011-2012

La offrirebbe ai responsabili direttamente su un vassoio d'argento l'indigesta "Luisona" (pasticcino reliquia, destinato a sfidare i secoli nella unta teca trasparente che correda il bancone del bar), Stefano Benni, autore contrariato dalla trasposizione del suo primo libro (prima Mondadori, ora Feltrinelli) scritto nel 1976. Questo libero adattamento non s'era proprio da fare (vabbè, la consolazione con i diritti è un altro discorso), tant'è che da un secolo eran già pronte le distanze. L'incrocio di penne fra cellulosa e celluloide cela sempre piccoli tradimenti, umori rinnegati e implacabili risentimenti. Eppure nonostante sia un'operazione nostalgica e datata, legata ad un poveristico vitellonismo di provincia che si stenta a ritrovare in un paese sempre più strangolato dalla globalizzazione, attraverso un racconto ravvivato da audaci azzardi tecnici, la pellicola di Martelli rischia di spiattellarci in faccia un tocco di piacevole modernità. Male ha fatto Benni a disconoscere il suo figlio illeggittimo, al massimo avrebbe potuto dargli una salutare sculacciata. E, sicuramente, i nuovi clienti faranno una puntatina in libreria, accellerando la ristampa.  Dando un rapido sguardo al testo diviso in 26 capitoletti inaugurati da una gustosa introduzione storica (francamente superflua), pare proprio che il volenteroso regista non abbia manipolato granchè. Tradotto in immagini pur non rispettando in toto lo spirito goliardico dell'autore, "Bar sport" diventa una commedia umana che intrappola la vita di provincia davanti al vapore di una macchina da caffè, sotto un'insegna che non si accende mai e davanti alle tette in bella mostra di una cassiera procace come polo d'attrazione. Cose ben definite anche nei capitoletti dove Benni esaspera un microcosmo pulsante di vitalità. E ci sono proprio tutti: Antonio detto Onassis (G.Battiston), proprietario del bar, dal risaputo braccino corto, le due vecchiette (Finocchiaro e Savino) che tagliano e cuciono portando la contabilità dei necrologi, Eros il sapientone (Bisio) ficchetto che farebbe meglio a star zitto, il playboy (Teocoli) che spara balle micidiali enfatizzando seratine disgraziate, il giocatore di flipper a caccia di record da lasciare ai posteri col pennarello indelebile, il depresso sempre attaccato al telefono a gettoni per riconquistare la donna che lo ha mollato, la peripatetica, l'impiegato comunale che ha sposato misteriosamente la donna più bella del borgo, il vecchietto scatarrante piazzato davanti alla tv, il sommo professore che fra una citazione letteraria e l'altra si improvvisa radiologo dei glutei, pagella alla mano. Le stagioni passano in fretta fra una trasferta andata in vacca per seguire il Bologna che tremare il mondo fa (la comitiva si ritrova chissà perchè sulla corriera in Svizzera), le interminabili partite a tressette, la sfida al biliardo contro gli acerrimi rivali del bar Moka e l'amico elettricista che non riesce proprio a dar vita all'insegna del locale. La "Luisona", poi, come un impeccabile barometro continua il suo destino di "mausoleo" zuccherino nella vetrinetta di plastica. L'avventore che l'addenta per caso, sputerà sentenze sul water di un autogrill del modenese, come da romanzo...

L'ironia di Stefano Benni è condizionata dall'ìnevitabile operazione di filtraggio da trasposizione. Ma il film offre davvero parecchie situazioni divertenti, qualche pausa malinconica sullo smarrimento dello spirito sognante di un paese capace di essere felice con poco e una magica e insolita concessione alla computer grafica, con animazioni indovinate. Il più in forma è Claudio Bisio, capace di animare i cuori degli amici attraverso fantasie sportive tutte da accertare: Piva, leggendario calciatore dalla castagna portentosa, e le sfide eterne sui valichi fra i ciclisti Pozzi e Girardoux. Gli altri gli stanno dietro con passo discreto: cinque minuti di gloria per un ritrovato Teo Teocoli, attempato playboy di provincia lampadato con ridicolissima giacchetta a fiori, fine narratore di una tragica serata all'Eden, night club romagnolo, in compagnia di una banda di svitati. Solo questo personaggio meriterebbe un film a parte. Se le intenzioni dello spettatore sono buone e si ha voglia di sorridere, riassaporando il dolce sapore dell'infanzia, il film vale una sosta. Ma bisogna portarsi dietro un bagagliaio di ricordi consistente: scambi di figurine sui muretti inumiditi dalla pioggia, qualche ferita rimediata sul campo o in tribuna, il profumo degli almanacchi che sembravano caramellati, qualche livido sulla mano per aver incautamente schiaffeggiato il boccino. Generazionalmente ben definito, "Bar sport", è insomma un prodotto di garbato maschilismo che teorizza un grande concetto: un luogo di ritrovo è un crocevia ideale di identità. L'italiano medio, sambuca alla mano, e gazzetta dello sport sotto il braccio, grazie al cielo, non si è ancora estinto. Allora ridiamone, finchè ci è data possibilità di farlo.

Cinema Impero, Trani - 22 Ottobre 2011 (Barisera)

Voto:     3 / 5
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