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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

GRANDE MATCH (IL)

Regia: Peter Segal

Interpreti: Sylvester Stallone, Robert De Niro, Alan Arkin, Kim Basinger

Durata: 114'

Nazionalità: USA 2013

Genere: commedia

Stagione: 2013-2014

E' Alan Arkin, nei panni di un cinico vecchietto con la battuta pronta, inferocito nei confronti della prospettiva irreale e incantata della vita, il vero eroe di un contesto dove si ritrovano per la prima volta insieme dopo anni di gloriose carriere separate Stallone e De Niro. Accomunati, una volta, dallo stesso indimenticabile e compianto doppiatore Ferruccio Amendola, che uniformando il timbro vocale, ci regalava un magico ed essenziale punto in comune fra i due, entrambi si ritrovano ironia della sorte a farci rivivere su un ring le emozioni legate rispettivamente alla saga di Rocky e al capolavoro indiscusso ed ineguagliato di Scorsese "Racing bull" (che da solo vale, appunto, quanto tutta la saga e qualcosa avanza). Alan Arkin, si diceva, sembra saltato fuori da un film di Woody Allen ed assicura allo spettatore rapito dalla malinconia di farsi, a comando, più delle abituali quattro risate. Ragion per cui, ad onor del giusto, sarebbe opportuno prenotargli una candidatura come attore non protagonista, che vincerebbe di diritto. Nelle mani di Peter Segal, regista abituato ad un cinema di ben altra andatura, questo storico incontro al vertice (come lo fu, del resto, quello di De Niro e Pacino in un bellissimo film di Michael Mann) sa di occasione sfruttata, ma non adeguatamente. Due vecchi pugili che hanno fatto fortuna negli anni '80 e che si sono ritirati, nel bene e nel male, a triste ed insoddisfacente vita privata, si odiano a tal punto che non possono stare a due passi di distanza. Per lo star system è un'occasione ghiotta per buttarla in caciara, riunirli di nuovo per una grande sfida sotto i riflettori e fare un po' di spettacolo per le masse. In realtà il rancore fra i due, più che da accese e condivisibili rivalità sportive, è motivato da una storia di donne, finita nel letto sbagliato al momento sbagliato. Ma si può rimediare... Un impresario da strapazzo, al quale spuntano i dollari al posto delle pupille, pensa di approfittarne e getta in rete il guanto di sfida. La borsa è consistente, il pubblico sembra deliziato dalle prime scaramucce postate in rete, tutto lascia presagire un grande match infuocato senza esclusione di colpi. I due si rimettono in sesto, fra allenamenti faticosi, gestiti da persone determinanti: Stallone con l'allenatore al quale deve tutto, De Niro con il figlio che non vedeva da anni e che ha ripreso a frequentare di recente. Arriva il sospirato giorno della sfida, dopo tanta polvere sollevata dal presente travolgente: la donna, nell'ombra, infatti rispunta. Finale non del tutto prevedibile, imbevuto di malinconia.

Riuniti sul grande schermo questi due giganti che, nonostante i diversi percorsi professionali, hanno tutelato intere generazioni a suon di buon cinema, si divertono che è una bellezza. Ritrovarli attempati, indolenziti e imbolsiti a farsi beffa dei propri limiti, a deridersi le rughe e a prendersi gioco di alcuni rigidi schemi hollywoodiani secondo il quale un volto ha, come tutte le cose deperibili, una scadenza. Ma il film che diverte nella fase preparatoria e cede un po' strutturalmente nella tanto attesa sfida coi guantoni, non va oltre appunto la presenza sovrastante dei due divi non-divi. Peter Segal, per dirla tutta, non va oltre le "luminarie", si impigrisce, affidandosi tuttavia ad una sceneggiatura che ha momenti scoppiettanti, davvero ispirati. La sfida fra i due colossi finisce di misura ai punti; certo i detrattori di Stallone, quelli che erano arrivati a dire "che viene più facile comandargli 10 flessioni che fargli infilare quattro aggettivi" dovranno ricredersi davanti alla buona volontà di un attore che è sulla breccia da 40 anni, fisiologicamente altalenanti. Il Robert De Niro riacceso da motivazioni alimentari, tuttavia, azzecca l'unico film decente da qualche anno a questa parte. Il pubblico guarda e ride, applaude, si diverte. E ci si emoziona, anche. Davanti alla classe di una signora attrice chiamata Kim Basinger, con altrettante questioni di malinconia alle spalle. In grado di accarezzare e scaldare il cuore con un dolce sguardo imbevuto di bourbon.

Multisala Politeama, Bisceglie - 9 Gennaio 2014

Voto:     2,5 / 5
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