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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

GRACE DI MONACO

Regia: Olivier Dahan

Interpreti: Nicole Kidman, Tim Roth, Frank Langella, Derek Jacobi, Paz Vega

Durata: 101'

Nazionalità: Francia/Usa/Belgio 2014

Genere: biografico

Stagione: 2013-2014

Dopo i santi, le principesse. Sembra non arrestarsi, tutt'altro, ma proseguire sui binari certi delle vite vissute, circondate da nuvole fumettistiche, la frenesia del biopic che, dopo la panoramica recente sull'esistenza non proprio felicissima di Lady D., ne mostra un'altra su quella meno controversa ma non altrettanto idilliaca di Grace Kelly (1929-1982) da Philadelphia che, come la sfortunata "candela nel vento", andò a schiantarsi nell'ultima curva, episodio mai fugato da dubbi in tanti anni di storia. Anche in questo caso lo sceneggiatore Arash Amel preferisce soffermarsi sulle tappe fondamentali del rapporto non privo di insidie fra la grande attrice americana e il principato di Monaco, scintilla scoccata, si sa, sul set monegasco di "Caccia al ladro" dove lei ebbe modo di conoscere il principe Ranieri. La sua carriera ormai era destinata ad un breve termine: più estemporanei, ma non meno indiscreti, i flash della mondanità e della rappresentanza politica. Questa dolce fata bionda, figlia di un ricco possidente americano, si apprestava ad accomodarsi nello stato sovrano più antico d'Europa. Gli atteggiamenti dovevano per forza cambiare: dal rapporto col mondo del cinema (l'attrice aveva appena ricevuto un Oscar) alla nuova immagine che andava definendosi. Nell'inverno del 1961, a pochi anni di distanza dal suo matrimonio, al castello arriva però sir Alfred Hitchcock sventolando il copione di "Marnie". Il grande regista londinese voleva insomma recuperare la sua musa, con la quale aveva condiviso tre successi importanti, per una nuova esperienza cinematografica. Nulla da fare: a Monaco si respira un'aria tesissima. Le pressioni di de Gaulle per sottoporre il principato ad un ponderato allineamento fiscale e ad un conseguente dazio nelle casse francesi complicano la vita matrimoniale con il principe. Grace insomma pur avendo tutti gli stimoli di madre si sente infelicemente messa da parte. All'orizzonte si profila un duro braccio di ferro politico con la Francia che minaccia l'embargo. Quel film insomma non si può proprio fare. E allora la bella Grace dopo aver fatto luce sui complotti all'interno del casato decide di mettere in funzione le sue responsabilità e di sfruttare quanto ha di più caro ed importante: la sua immagine pubblica. Così facendo riuscirà a salvare il principato da una crisi politica profonda. Il resto è altra storia.

Olivier Dahan, dopo Edith Piaf consegna all'immaginario cinematografico un'altra importante eroina di Francia. Il suo film, nonostante le buone intenzioni e uno script abbastanza fluido pur penalizzato da una certa convenzionalità, denota una certa freddezza. Lo stile di Nicole Kidman restituisce dignità ad un personaggio straordinario ma nei paraggi si aggirano personaggi un po' goffi (il Ranieri di Tim Roth, la Maria Callas di Paz Vega) che sanno di burattinate televisive. Tutto comunque resta nella media anche se alcuni eventi un pochino romanzati hanno causato da parte della famiglia reale un distacco immediato, una presa di distanza nonostante la scelta discutibile di selezionarlo come film di apertura a Cannes (non tanto per i temi trattati, quanto proprio per lo stile fiacco). La protagonista riesce a comunicare con lo sguardo il disagio e l'amarezza di una donna costretta più per amore che per etichetta a rinunciare al suo bene prezioso (l'arte) e a lottare in prima persona per le sorti della sua nuova famiglia. Cinema e televisione insomma anche in questo caso convivono per comune esigenze di spazio e di stile. Non sarà un film memorabile, ma è assolto con una certa inerte onestà, nonostante la mancanza di cuore. Molto più interessante, rispetto ai complicati intrighi di palazzo reale, la breve parte relativa alla genesi del progetto "Marnie", il grande ritorno mancato. Che finì poi sul groppone di Tippi Hedren e disilluse immediatamente le aspettative di Hitch. Che amava e venerava la Kelly davvero con lo stupore del bambino davanti alle fate, pur avendola definita inequivocabilmente "ghiaccio bollente", guardandola con occhi maliziosamente diversi.

Uci Cinemas, Molfetta - 18 Maggio 2014

 

Voto:     2,5 / 5
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