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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

NOSTRA TERRA (LA)

Regia: Giulio Manfredonia

Interpreti: Stefano Accorsi, Sergio Rubini , Iaia Forte, Giovanni Esposito, Tommaso Ragno, Maria Rosaria Russo

Durata: 100'

Nazionalità: Italia 2014

Genere: commedia

Stagione: 2014-2015

E' una commedia d'impegno sociale intelligente e garbata, dove rispetto a "Si può fare" cambia davvero pochissimo nell'impronta del regista Giulio Manfredonia, salvo gli argomenti e gli attori protagonisti, che fa sorridere e riflettere e, informa, all'occorrenza sui temi contemporanei. Un balzo in avanti, dopo i due film non proprio esaltanti con Antonio Albanese. Un taglio didattico, magari compiacente e prevedibile, dove alcune situazioni possono anche apparire improbabili, ma che assicura due ore scarse di divertimento costruttivo. Siamo nel Sud, presumibilmente in Puglia (ma il film, orfano dei sostegni delle film commission, non si preoccupa di specificarlo), in un podere che appartiene ad un boss locale finito in carcere. La terra gli viene confiscata e affidata in gestione di una associazione antimafia incaricata di affidarne l'uso ad una cooperativa agricola. Sul posto viene inviato l'esperto Filippo (Stefano Accorsi), che dovrà reclutare la squadra e mandare avanti l'azienda di coltura biologica. Il clima omertoso è pesante e ostile: in città tutti temono le rappresaglie del pericoloso boss Sansone (Tommaso Ragno) e alimentano la diffidenza. Tuttavia Filippo riesce ugualmente a mettere su una banda eterogenea composta anche da un extracomunitario, un disabile e uno psicotico, sotto la direzione del esperto contadino Cosimo (Sergio Rubini), legato ma non troppo al vecchio padrone del podere. L'allegra brigata subirà a parte una faticosa e dura regolamentazione organizzativa per la coltura della terra, anche le diverse angherie del mafioso che proprio non vuole cedere e che ha dalla sua le spalle coperte da politici corrotti. Le cose, nonostante l'incombente minaccia dell'intimidazione, prenderanno tuttavia il verso giusto.

Con garbo, intelligenza e cura Giulio Manfredonia riesce a mettere su una discreta commedia corale dove si ritrovano un pochino le stesse atmosfere di "Una piccola impresa meridionale" di Papaleo. Solidarietà, ecosostenibilità e resistenza agli attacchi di un'Italietta vecchia fatta di compromessi, ricatti e sopraffazione sono i punti chiave di un film tuttavia insolito rispetto alle corde abituali della recente commedia leggera. Il punto di forza, inutile nasconderlo, sta tutto nel coprotagonista Sergio Rubini, scatenatissimo e a ruota libera, nei panni di un sanguigno, istintivo, simpaticissimo mezzadro che praticamente sorregge il film intero sulle sua spalle. Lo ritroviamo come ai bei tempi, forse perchè più spensierato o libero dalle responsabilità di regista. Senza di lui il film perde di senso e di mordente anche perchè le parti migliori sono quelle in cui interagisce con gli altri personaggi, più o meno stereotipati e condizionati da una evidente mancanza di naturalezza. Un film leggerino, insomma, che si preoccupa tuttavia di raccontare una pagina opaca del nostro paese: che è quello legato alla confisca dei beni di mafia e alla possibilità di partire dagli stessi per un rilancio occupazionale. Il variopinto e troppo affollato gruppo di personaggi, non sempre credibili, alleggerisce ovviamente il carico della denuncia. Però la strada migliore resta proprio questa: trattare in chiave di commedia temi seri per veicolare meglio il messaggio.

Uci Cinemas, Molfetta - 20 Settembre 2014

Voto:     2,5 / 5
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