Spettacolo puro, adrenalinico, delizia per cuore e mente sintonizzate per due ore piene sulle alte frequenze di Antoine Fuqua, autore capace di impiegare al meglio un carismatico Denzel Washington in perfetto stato di forma, ritrovandolo a tredici anni di distanza da "Training day". Il merito di Fuqua è quello di rendere credibile la gestione della tensione, sfruttando il potenziale dell'intreccio, ma senza le accelerate che sconfinano nelle esagerazioni fumettistiche. "The equalizer" sembra un parente lontano di un bellissimo film di Cronenberg di qualche anno fa (" A history of violence") dove la quiete ritrovata del protagonista veniva turbata dalle provocazioni di alcuni brutti ceffi, risvegliandone l'indole violenta, riaccendendo la sua macchina per uccidere. Si arriva così al punto della situazione dopo un inizio tranquillo e scorrevole in cui conosciamo Robert McCall (Denzel Washington), metodico e rilassato fattorino presso un grande magazzino di bricolage a Boston. Nel bar dove ogni sera si gode la sua tisana accompagnandola con le buone letture Robert nota l'infelice esistenza di Alina (Chloe Moretz), escort adolescente, carne fresca sul catalogo di un laido e spietato pappone russo, che è solo il luogotenente di una complessa organizzazione criminale. Bob si lascia prendere la mano, cerca di salvarla andando di persona a rilevarne la "proprietà", ma quando i suoi interlocutori lo irridono e digrignano i denti, capiamo subito di che pasta è fatto. Robert è un ex agente della CIA che sta tentando di rifarsi una nuova identità, grazie al protocollo protezioni. Da solo in meno di venti secondi riesce a cavarsi d'impiccio da una situazione infuocata, stendendo sei cadaveri. Ed è la miccia che innesca una reazione a catena che parte dai vertici mafiosi con sede a Mosca. Il capo dell'organizzazione, temendo che sia solo l'inizio di una lotta fra bande rivali, spedisce un uomo di fiducia psicopatico e risoluto (Marton Csokas) per archiviare la pratica. La vicenda prende una brutta piega "militare" e parte una caccia incessante gatto-topo che culminerà nella resa dei conti finale.
Ispirato ad una serie televisiva di successo, il film consente allo spettatore di ritrovare un divertimento essenziale e di partecipare emotivamente alla personalità contorta e sofisticata di un protagonista sotto mentite spoglie. Il poliziesco di routine procede a ritmo serrato fra intuizioni che appartengono al Fuqua di "Training day" ma anche a quello più recente, con definita cifra autoriale di "Brooklyn's finest". Ne viene fuori un film destinato ad uniformare il consenso di critica e pubblico, grazie soprattutto al duello psicologico e battagliero che si instaura fra un Denzel Washington angelo vendicatore ed un inquietante ma bravissimo Marton Csokas che gli tiene testa in una partita a scacchi dove è impossibile prevedere le mosse. E' un film che ci restituisce certi dinamismi tipici della scuola Tony Scott, ma senza eccessi e soprattutto senza sconfinamenti nel kitsch. La credibilità dei personaggi consente al prodotto (che ha sfiorato in patria i 70 milioni di dollari d'incasso) di rilanciare le quotazioni di un ottimo attore come Denzel Washington ma soprattutto di spiccare nell'esubero, a volte, di sottoprodotti poco ispirati che patiscono la monotonia.
Uci Cinemas, Molfetta - 9 Ottobre 2014 |