L'inconfonbile "Holiday Road" eseguita da Lindsey Buckingham è il tradizionale commento musicale delle improbabili foto ricordo dei titoli di testa, che già rendono l'idea. Dopo un breve preambolo i Griswold sono di nuovo in pista, anzi sull'autostrada, per nuove disavventure incrociate, che hanno stavolta come capolinea il parco divertimenti di Walley World in California, dove il capofamiglia ha deciso di trascorrere le meritate vacanze. Dovranno attraversare in largo gli Stati Uniti da una parte all'altra dell'Oceano, a bordo di una goffa e superaccessoriata auto familiare albanese, che nasconde più d'una insidia tecnologica. Le prime cadute di stile si avvertono per colpa dell'ingenuo papà Rusty (Ed Helms) che colleziona nell'ordine più sventure di Ulisse: motel raccapriccianti, fogne a cielo aperto scambiate per bagni termali, una gita tragicomica presso l'allevamento del cognato belloccio, incroci pericolosi alla "Duel" con un minaccioso autotrasportatore che scopriremo avere intenzioni meno bellicose del previsto. E sullo sfondo una impalpabile crisi di coppia, con una moglie insoddisfatta (Christina Applegate) ma devota, e un figlio minore bullo e pestifero che tormenta il fratello maggiore che, durante il viaggio, si innamora di una sua coetanea.
Voluta dal "ghostbuster" Harold Ramis per ridicolizzare il fantozziano americano medio in vacanza, quella della "National lampoon's vacation" è una serie che dal 1983 ha avuto più o meno tre seguiti (uno molto divertente realizzato in Europa), di fattura prettamente televisiva. Maschera efficace e di ruolo, il simpaticissimo Chevy Chase (lo ritroviamo in un cameo tristemente imbolsito) che qui passa il testimone al figlio Ed Helms. Le risate non mancano ma le gags sono piuttosto pesanti e volgarotte, con alcuni vistosi cedimenti alla poco sofisticata comicità scatologica. Turpiloquio e disgusto connotano insomma una confezione non proprio per famiglie, perfettamente in linea con la commedia americana di bassa lega, politicamente più stupida che scorretta. Gli occhi dolci, a volte languidi, della milfica Christina Applegate che spasima in segreto per l'aitante cognato mesciato Chris Hemsworth (più divertito che divertente) costituiscono il punto di non ritorno di un film piatto, firmato da una coppia in cabina di regia costituita dagli sceneggiatori (non molto ispirati) della miniserie "Come ammazzare il capo e vivere felici". I teenagers tuttavia mostrano di gradire sconcezze e un centro di grevità permanente che lascia poco spazio alla fantasia. Mancano insomma l'intelligenza e il buon gusto dwi tanti sabato sera passati davanti alla tv ad ammirare questa scalpitante scuderia di comici capaci, di cui Chevy Chase negli anni passati fu degno ed efficace comprimario, mentre qui lo ritroviamo marginalmente, tristemente accantonato.
Uci Cinemas, Molfetta - 13 Agosto 2015
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