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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

DOBBIAMO PARLARE

Regia: Sergio Rubini

Interpreti: Sergio Rubini , Isabella Ragonese, Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone

Durata: 101'

Nazionalità: Italia 2015

Genere: commedia

Stagione: 2015-2016

Il tipico "pompino dei Parioli" è un due più due che fa quattro in questa insolita e frizzante commedia da camera (anzi da salotto) d'impianto teatrale, che coincide con il tredicesimo film da regista per Sergio Rubini. Un pochino in debito con il folgorante "Carnage" di Polanski e "Le prenom" di La Patelliere/Delaporte, mette sulla bilancia gli idealismi esasperati piddini e la prammaticità destrorsa in uno scatenato, confusionario ma riuscito parapiglia generazionale, che si risolve fra accuse, rimpianti, sotterfugi e malumori esistenziali in una notte romana piovosa all'ultimo piano (attico con terrazza) d'un prestigioso palazzo del centro. Vanni (Sergio Rubini), uno scrittore in crisi per il calo di vendite del suo ultimo romanzo, e la sua giovane compagna Linda (Isabella Ragonese) che lo supporta nella sua crescita artistica come sua ghostwriter, stanno per uscire, finalmente soli, per raggiungere una coppia di amici ad una mostra. Motivi di lavoro, fra le altre cose. Il tranquillo equilibrio serale viene sconvolto dall'arrivo di Costanza (Maria Pia Calzone), una loro amica, che si dice disperata per aver scoperto il tradimento di suo marito Alfredo (Fabrizio Bentivoglio), illustre cardiochirurgo del policlinico. La donna, già separata, sembra intenzionata a mettere il dossier scottante nelle mani di un divorzista per fargliela pagare. Il marito non tarda ad aggiungersi alla discussione, catapultandosi nel salotto degli amici con un velato pentimento. L'alterco si infervora e mette a nudo risentimenti e ipocrisie. A farne le spese fatalmente, i due poveri padroni di casa, che si ritroveranno nella mischia loro malgrado a scoprire pure i loro altarini. Epilogo non proprio preventivabile, amarissimo come la realtà che avvolge queste insospettabili disperazioni che scaturiscono spesso dalla convivialità. Sergio Rubini aveva già provato 25 anni fa con il suo film d'esordio ("La stazione") a mettere in scena l'interazione teatrale dei suoi personaggi, senza stacchi, scandagliando attraverso il dialogo lo spessore dei suoi personaggi. L'intento, nobilissimo, torna in questo "Dobbiamo parlare", scritto in maniera impeccabile con l'aiuto di Carla Cavalluzzi e Diego De Silva, sulla base di un confronto acceso su apparenza e verità, su ipocrisie e pretese. A farne le spese, con un apporto che sa tanto di condimento biografico, è quel mondo che si inquadra nella piccolo borghesia romana, ma che si ritrova nel distacco e nei rapporti di circostanza con cui si tira avanti in tutte le grandi città. Senza troppi intenti accusatori o polemici nei confronti della sua cerchia di amici e conoscenti, Rubini tira però delle scudisciate potenti nei confronti di un falso rapporto di complicità, spesso contaminato da esigenze professionali. Tuttavia è un po' tirato via con toni macchiettistici questa contrapposizione un pochino superficiale fra una sinistra radical chic e una destra ignorante che viene fuori dallo scontro ravvicinato di due coppie in contrapposizione. Bravissimi e affiatati gli attori sui quali poggia interamente la struttura di un film che non esce mai dallo spazio, teatrale appunto, dove si svolge questa imprevedibile lotta di classe. Ben assortita la coppia Maria Pia Calzone (bravissima) e un inedito Fabrizio Bentivoglio che per la prima volta si cala nei panni di un volgare, presuntuoso e irruento barone della medicina. Cinema Alfieri, Corato - 20 Novembre 2015
Voto:     2,5 / 5
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